Una figura chiave per portare il cambiamento in azienda
In un altro articolo (che puoi recuperare qui ) abbiamo analizzato chi è il Temporary Manager e quali siano le differenze rispetto ad altre figure (consulenti e manager interni).
In questo approfondimento scendiamo ancora di più nei dettagli: perché e quando un Temporary Manager è utile per la tua impresa?
Iniziamo dal momento in cui la figura del Temporary viene contattata più spesso ossia quando, anche tu, potresti averne più bisogno.
Quand’è il momento di contattare un Temporary Manager
Premettiamo che non c’è il “momento perfetto” e che, tra le varie attività del professionista, c’è anche quella di capire se può essere utile all’azienda oppure no.
Esistono però delle situazioni in cui la presenza di un T. Manager può essere d’aiuto per portare avanti la continuità aziendale e intraprendere un percorso di cambiamento
I momenti principali
Progetti innovativi e di cambiamento
In questa situazione, il Temporary Manager diventa a tutti gli effetti un “Project” Manager, che sviluppa un progetto interno all’azienda fino al suo compimento.
Che si tratti di sviluppare nuovi prodotti, innovare i processi aziendali per renderli più efficienti, o di creare una nuova divisione, il Temporary sarà impegnato nel raccogliere le risorse necessarie e nel coordinarle, riportando i risultati all’imprenditore.
Gestione della discontinuità dirigenziale
L’esempio più conosciuto di “discontinuità dirigenziale” è il momento del passaggio generazionale ma ci sono molte altre situazioni (come un ricambio di dirigenti, internazionalizzazione, apertura di nuove filiali, integrazioni, etc.) in cui l’organizzazione rischia di essere messa in crisi dal cambiamento.
Ruolo del T. Manager è quello di garantire la continuità anche in un momento di difficile gestione, mettendo in atto il passaggio da “ieri” a “domani” e permettere all’impresa di prosperare anche nel futuro, qualunque forma assuma (acquisizione, cessione totale/parziale, etc.).
Situazioni aziendali rilevanti
In gergo tecnico sarebbero definiti “momenti critici” ma nel parlato viene utilizzato solo in senso negativo. In realtà il Temporary Manager può essere contattato anche in momenti positivi per l’azienda, ma che richiedono grande esperienza e solide competenze per essere sfruttate a pieno.
Parliamo di momenti di forte crescita oppure di rilancio aziendale, passando da un cambiamento della strategia alla gestione di una situazione particolarmente complessa.
Ora che abbiamo analizzato quando è il momento migliore per contattare un Temporary, ora vediamo il perché un’azienda dovrebbe ingaggiarne uno.
Perchè rivolgersi ad un Temporary Manager? Quali sono i vantaggi?
Ripartiamo dalla sua attività: il manager ad interim (come viene anche definito) si occupa di stabilire una strategia e mettere in pratica un piano per portare a termine il progetto concordato con l’imprenditore (abbiamo visto qualche esempio sopra) nel minor tempo possibile, facendosi carico delle responsabilità nelle decisioni – al posto di una figura interna.
Da qui il primo vantaggio (e il meno importante…):
Costi minori
Essendo un professionista con un contratto molto flessibile nonostante le competenze che porta all’interno dell’azienda, per l’imprenditore è sicuramente un risparmio.
Infatti, assumere la stessa figura come dipendente sarebbe un onere molto più gravoso, e rigido e vincolante nel tempo. Invece, il Temporary Manager agisce con un budget stabilito a priori, al momento dell’accordo.
In particolare, la formula a tempo, consente anche alle Micro e PMI di accedere a competenze elevate altrimenti improponibili a costi assolutamente sostenibili.
L’ingaggio di tale figura è spesso agevolata da forme di finanziamento elargite da Fondi, Bandi regionali, etc.
Oltre al minor costo, questa indipendenza gli permette di avere…
Maggiore flessibilità nel progetto e nel suo operato
Il Temporary Manager definisce la durata del contratto (stabilendo attività giornaliere, settimanali, mensili, annuali) e, all’interno di queste, può muoversi liberamente per sviluppare il progetto per cui è stato contattato, senza dover rendere conto alla gerarchia aziendale, se non al suo committente. Può perciò innovare e apportare nuove soluzioni per l’impresa.
Libertà che si vede anche ne:
La maggiore velocità di esecuzione
“Diventare inutile il prima possibile” ecco il ruolo del Temporary. La capacità di aggredire il cambiamento e portare novità e implementazioni in tempi brevi, molto minori (e ritorniamo anche ai costi/vincoli) rispetto ad una figura interna.
Efficacia ed efficienza
Il Temporary Manager non vuole sviluppare una carriera all’interno dell’azienda né, tantomeno, gli interessa essere coinvolto nelle logiche delle “simpatie e antipatie” dell’ambiente aziendale (essendo una figura temporanea).
Svolge un ruolo neutrale, di intermediazione, al di fuori dei rapporti inter-relazionali, ma funzionale alla valorizzazione delle risorse umane e all’efficientamento del sistema aziendale.
Utilizza il metodo più efficace di lavoro (che ha sviluppato nel tempo) e non è frenato dalle persone interne all’azienda ma anzi, porta un nuovo punto di vista non contemplato dalla routine quotidiana dell’azienda e dai suoi schemi rigidi che spesso la “ingessano”.
È indipendente nel suo operato e, grazie alla sua grande esperienza, può inserirsi in azienda molto velocemente e cominciare a prendere le redini del suo ruolo e di guidare il progetto. Il suo obiettivo è il risultato e si muove per raggiungerlo (senza altre distrazioni) – confrontandosi con i collaboratori e creando un rapporto di fiducia (potenziato dal fatto che non c’è il timore che “rubi il lavoro a qualcuno”.
E proprio il suo rapporto con le persone all’interno dell’azienda è l’ultimo grande vantaggio per cui coinvolgere un Temporary Manager nell’azienda: l’imprenditore viene sgravato dalla gestione di eventuali conflittualità o rivalità interne.
Formazione e Coaching delle risorse interne
Il Temporary è un manager di grande esperienza che, avendo lavorato in ambienti corporate internazionali, di grandi dimensioni e comunque complessi, ha sviluppato una visione di ampio respiro e una rete di conoscenze utili anche al suo cliente.
Questo bagaglio viene portato in dote all’interno dell’azienda – aiutando le persone a sviluppare un modo diverso di operare e influenza l’operatività stessa dell’impresa (che, in ogni caso, è determinata dalle persone).
Infine, il vantaggio di assumere un T. Manager è il suo ruolo di coach nei confronti delle risorse interne. Sì perché, oltre alle sue competenze, aiuta il reparto aziendale a crescere – trasferendogli le sue conoscenze e competenze per garantire la continuità del suo operato, anche dopo il momento di separazione.
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